NONANTOLA E IL TERRITORIO MODENESE IN ETÀ CAROLINGIA

Atti del Convegno di studi per il XII centenario della morte di Carlo Magno (814-2014).

A cura di Paolo Golinelli e Giorgio Malaguti

PRESENTAZIONE

Con la pubblicazione degli Atti del Convegno di Studi su “Nonantola e il territorio modenese in età carolingia”, tenutosi nella Sala Verde dell’abbazia di Nonantola il 24 e 25 ottobre 2014, giunge a conclusione l’impegno preso dall’Amministrazione Comunale di Nonantola, unitamente al Centro Studi Storici Nonantolani, alla Deputazione di Storia Patria per le antiche provincie modenesi dalla quale era partita l’iniziativa, e dalla Fondazione “Ora et labora onlus” che si era assunto l’onere organizzativo, per celebrare i 1200 anni della morte dell’imperatore del Sacro Romano Impero, Carlo Magno (814-2014). Ad essi si sono associati l’Arcidiocesi di Modena-Nonantola, l’Archivio di Stato di Modena, l’Archivio abbaziale di Nonantola.

Il Convegno era motivato dalla presenza di importanti testimonianze di questo personaggio nell’Archivio Abbaziale, nell’Archivio di Stato e nella Biblioteca Capitolare di Modena: ben sette documenti da lui emanati in favore dell’abbazia, del capitolo della cattedrale e di personaggi del territorio modenese e reggiano, giunti a noi in originale o in copie antiche, nonché una delle più antiche miniature nel codice delle leggi della Biblioteca Capitolare, che riporta le sue leggi; e una lunga tradizione successiva che si rifà a lui in testi letterari e storiografici.

Il Convegno si presentava quindi come l’occasione per ripensare all’importanza della sua figura nel nostro territorio, a partire dai luoghi che conservano testimonianze a lui riferibili, per poi passare a un riesame della storia del territorio modenese e circostante nella riorganizzazione del potere all’interno del Sacro Romano Impero. Da ciò, dopo un’apertura affidata a uno dei maggiori storici del Medioevo (e non solo) contemporanei, il prof. Alessandro Barbero, la necessità di affrontare le problematiche relative al passaggio dal dominio longobardo, che aveva avuto nello Scoltenna il suo confine emiliano, a quello carolingio; quelle sulla distrettuazione minore dei fines della bassa modenese e non soltanto; all’immigrazione di famiglie comitali; al rapporto vescovi-conti; alle specificità del sistema curtense: tutte problematiche che ebbero in Vito Fumagalli e nella sua scuola – sempre presente negli studi a e su Nonantola – importanti frequentazioni. Ad esse si sono aggiunte analisi delle testimonianze archeologiche, materiali e scrittorie giunte a noi; sull’ideologia imperiale presente a Nonantola nella tradizione silvestrina; studi sull’economia e la società modenese in età carolingia; fino a seguire gli sviluppi che ebbe la storia di Carlo Magno e l’epopea carolingia nella tradizione culturale modenese.

Questa è stata l’impostazione data al Convegno dal Comitato Scientifico così composto:

Paolo Golinelli (Università di Verona) – Presidente;

Bruno Andreolli (Università di Bologna);

Elisabetta Barbolini (Presidente della Fondazione “Ora et Labora”);

Pierpaolo Bonacini (Università di Bologna – Segretario della Deputazione di Storia Patria);

Mons. Riccardo Fangarezzi (Direttore dell’Archivio Abbaziale di Nonantola);

Euride Fregni (Direttrice dell’Archivio di Stato di Modena);

Stefania Grenzi (Assessore alla Cultura del Comune di Nonantola);

Giorgio Malaguti (Presidente del Centro Studi Storici Nonantolani);

Fabio Marri (Università di Bologna – Presidente del Centro Studi Muratoriani);

Ombretta Piccinini (Direttrice dell’Archivio Storico Comunale di Nonantola).

La grande presenza di studiosi e, soprattutto, di comuni cittadini, appassionati del proprio passato, desiderosi di conoscere a fondo questa personalità e le sue testimonianze (documentarie e storiche) nel Modenese, durante tutti i due giorni del Convegno, ha dimostrato la giustezza di questa impostazione, che ora potrà essere verificata attraverso la lettura e lo studio di gran parte dei contributi letti in quella sede.

Purtroppo difficoltà di ordine organizzativo e finanziario hanno ritardato la pubblicazione degli Atti, anche perché nel frattempo si sono inserite altre iniziative sia legate a Carlo Magno (come la mostra Lo scettro e la preghiera. Carlo Magno e i Carolingi nelle pergamene dell’Abbazia di Nonantola, Modena 2015 – “Quaderni di Arte Sacra”, n. 15), che agli scavi archeologici che sono continuati in questi anni. Alcuni contributi hanno così trovato una prima uscita altrove, mentre nel frattempo è venuto a mancare il contributo di un collega e amico, Bruno Andreolli, morto il 3 settembre 2015.

Nonostante questo crediamo che il volume di questi Atti segni un momento importante della riflessione storiografica sull’età carolingia a Nonantola e nei suoi dintorni: le analisi sui documenti di età carolingia di Gloria Serrazanetti e di Rossella Rinaldi consentono di collocarli nella loro dimensione archivistica e diplomatica più appropriate, mentre quella scientifica di Filippo Terrasi sul sigillo del documento del 781 mostra le difficoltà di arrivare a conclusioni certe. Lo studio di Paolo Peri sulle stoffe scoperte non moli anni fa offre un’analisi iconografica estremamente interessante di questi sciamiti (tessuti serici), nella comparazione di altri testimoni giunti da Bisanzio e oltre. Novità per quanto riguarda lo studio del territorio vengono dai saggi di Nicola Mancassola, che offre un quadro d’insieme complessivo sui beni fondiari dell’abbazia di Nonantola, tra il Po (Ostiglia) e l’Appennino; di Patrizia Cremonini, che disegna una nuova geografia della presenza di famiglie signorili più o meno legate al monastero nella bassa pianura soprattutto bolognese; di Gloria Serrazanetti che, seguendo l’evoluzione delle carte abbaziali, ha scoperto un Transunto (cioè un riassunto derivato da un documento: qui più di uno) del 1279, necessitato dall’assassinio dell’abate Landolfo di quattro anni prima, mentre era abate un francescano, Guidolino, che aveva abbandonato il suo Ordine per passare a quello di san Benedetto. Una questione complessa, mai prima d’ora affrontata dalla storiografia, che dimostra come l’abbazia sia al centro di problematiche religiose e civili che vanno ben oltre il periodo carolingio, come dimostra anche il saggio di Leonardo Quacquarelli basato sulla cronachistica.

Per le origini dell’abbazia e ciò che c’era prima su questo insediamento si incentra il saggio di Sauro Gelichi, Mauro Librenti e Alessandra Cianciosi, che individuano periodi di crisi e periodi di ripresa demografica nel territorio preso in considerazione, all’interno di un grande progetto di scavi; mentre per gli aspetti più propriamente ideologici va letto il saggio di Paolo Golinelli che sottolinea il legame tra il culto per san Silvestro papa e la presenza nell’Archivio Abbaziale di Nonantola di una delle più antiche versioni della Donazione di Costantino, e quindi dell’assunzione di una ideologia imperiale mitigata dal rapporto di subordinazione rispetto al potere papale, che si evolve nei secoli XI e XII durante il periodo della lotta tra impero e papato.

Le immagini dell’inserto a colori chiariscono con mappe, grafici e riproduzioni di documenti e opere d’arte, quanto esposto nei testi, mentre un indice dei nomi finale consentirà anche una consultazione del testo per specifiche ricerche.

Un sentito ringraziamento va al prof. Paolo Golinelli (presidente) per essersi fatto carico della cura della stampa, e gli altri componenti del Comitato Scientifico per quanto hanno fatto perché questo progetto raggiungesse il suo punto finale.

La pubblicazione del presente volume non sarebbe però stata possibile senza il sostegno economico della Fondazione “Ora et Laora” onlus, e della Banca Popolare dell’Emilia Romagna, che si ringraziano sentitamente.

Giorgio Malaguti

Presidente del Centro Studi Storici Nonantolani

Stefania Grenzi

Assessore alla cultura del Comune di Nonantola

SOMMARIO

Presentazione (Giorgio Malaguti e Stefania Grenzi)………………………………. p. 7

Nota editoriale (Paolo Golinelli)…………………………………………………………. » 11

Alessandro Barbero

Il mito di Carlo Magno dal Medioevo ad oggi………………………………………. » 13

Patrizia Cremonini

I vinti di re Carlo: famiglie di tradizione longobarda lungo l’antica

fascia di confine tra Bizantini e Longobardi (secc. IX-XI)……………………… » 19

Nicola Mancassola

Il patrimonio fondiario del monastero di San Silvestro di Nonantola

in età carolingia: insediamenti e comunità nella bassa pianura

lungo il corso del Po…………………………………………………………………………  » 87

Sauro Gelichi, Mauro Librenti, Alessandra Cianciosi

L’abbazia di Nonantola alla luce dell’archeologia………………………………. » 105

Paolo Peri

I tessuti di Nonantola. La diffusione dei loro soggetti animali

e vegetalfloreali nelle arti figurative………………………………………………….. » 113

Leonardo Quaquarelli

La figura di Carlo nelle fonti cronachistiche, storiografiche e letterarie

fra tardo Medio Evo e prima età moderna…………………………………………. » 137

Rossella Rinaldi

Sulle tracce di Carlo Magno nell’Archivio di Stato di Modena.

Storie di uomini e di carte (781, 808)……………………………………………….. » 145

Gloria Serrazanetti

Guidolino da Ferrara e il transunto dei diplomi imperiali dell’abbazia

di San Silvestro di Nonantola. Di un oscuro frate minorita alla guida

di un monastero benedettino……………………………………………………………. » 155

Filippo Terrasi

Falso o autentico? La datazione radiocarbonica del sigillo del diploma

di Carlo Magno dell’8 giugno 781……………………………………………………. » 181

Paolo Golinelli

La tradizione imperiale a Nonantola: tra il culto di san Silvestro

e la falsa donazione di Costantino…………………………………………………… » 185

Appendice fotografica………………………………………………………..     ………. » 195

Indice dei nomi

(a cura di Giorgio Malaguti)…………………………………………………………….

Patròn Editore – Bologna

Formato: 17×24

Pagine: 240

Codice ISBN: 978-88-555-3422-2

Anno: 2018

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