Una Signoria in crisi – rapporti politici e patrimoniali tra Modena e Nonantola nel Duecento
Autore: Silvia Pincella
ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE DEI GOVERNI POPOLARI A MODENA NEL SECOLO XIII
Dal punto di vista degli asseti istituzionali e della dinamica sociale e culturale, la civiltà comunale del Duecento italiano presenta indubbi caratteri peculiari. Viene a piena maturazione ,con un processo già avviatosi nella precedente età federiciana, il modello di reggimento di tipo podestarile imperniato su un largo ceto di rettori itineranti accomunati da una preparazione a forte impronta retorico-oratoria, la cui circolazione, soprattutto a partire dagli ani 20 del secolo, diviene riflesso dalle precise trame di alleanze intercittadine che si definiscono nel quadro dei contrasti alimentati dai rinnovati disegni di egemonia imperiale perseguiti da Federico II. In stretto parallelismo con tale sviluppo istituzionale, nell’arco di tempo che sipuò comprendere tra 1175 e 1220 si definisce nella gran parte delle realtà cittadine un gruppo sociale di vertice che tende a irrigidirsi al termine di questo periodo e a permanere stabile sino alla fine del secolo, configurandosi come insieme di famiglie ricche e potenti che affermano un loro importante presenza urbana e acquistano una fisionomia di ceto sociale fortemente unitario. Nel contempo si modificano le forme di partecipazione al governo urbano di superare <
Il Testo
SOMMARIO
PRESENTAZIONE
INTRODUZIONE
CAPITOLO I
RAPPORTI POLITICI TRA MODENA E NONANTOLA NEI SECOLI XII E XIII
- Possedimenti e ricchezza fondiaria del monastero
- Rapporti politici dal 1100 al 1149
- Rapporti politici dal 1150 al 1200
- Istituzioni a Modena nel XII secolo
- Rapporti politici fino al 1249
- Cultura e istituzione nel XIII secolo
- Il compromesso tra Modena e Nonantola
CAPITOLO II
LA FONTE: IL LODO DEL 1261- 63
2.1. Analisi paleografica e diplomatistica della fonte
2.2. La genesi del lodo
2.3. Le conseguenze politiche
2.4. L’attualità del lodo nel secolo XV
CAPITOLO III
CONDIZIONI DEI RAPPORTI TRA MODENA E NONANTOLA
3.1. L’espansione cittadina nel comitato
3.2. L’inserimento dei ceti rurali nelle strutture della società cittadina
3.3. Indagine prosopografica
3.3.1. L’abate
3.3.2. Il podestà
3.3.3. La famiglia De Manfredis
3.3.4. I Pico
3.3.5. I Pio
3.3.6. La famiglia Grassoni
3.3.7. La famiglia Rangoni
3.3.8. La famiglia Boschetti
3.3.9. La famiglia De Passapontibus
3.3.10. La famiglia Carbonesi
3-3-11. La famiglia da Savignano
3.3.12. Giudici, notai e anziani del popolo
3.3.13. Il vescovo : una presenza defilata
CAPITOLO IV
PATRIMONI FAMILIARI E QUADRI AMBIENTALI
4.1. San Felice nel Medio Evo
4.2. L’assetto ambientale
4.3. Analisi toponomastica
Caratteristiche
Ed. ArteStampa – Modena – 199
Formato 17 x 24
Pagine 260
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